L'impero dei sensi
Da Euripide a Ōshima
a cura di Roberto Alonge
Collana Quaderni del D.A.M.S., n. 14
ISBN 9788874701025
2009
pp. XII-356
La fascinazione teatrale, sin dalle origini, è essenzialmente fascinazione erotica.
PROFILO DELL’OPERA
È difficile parlare di teatro senza toccare la tematica del desiderio, della passione della carne. La spinta pulsionale più audace, e trasgressiva, affiora già nella Fedra di Euripide, archetipo illustre di tutta una serie di variazioni suggestive (da Seneca a Racine, per finire con il provocante D’Annunzio). Resta però indubitabile che occorre distinguere sagacemente – nel fluire dei secoli – fra eros ed erotismo. Quest’ultimo si dà unicamente là dove c’è oltrepassamento dei limiti del divieto, ebbrezza di sfuggire risolutamente al potere intimidatorio del tabù. L’impero dei sensi di Ōshima Nagisa – un film del 1976, di più di trent’anni fa, ma che colpisce ancora – allude a questa invadenza erotica della scena nel dare il titolo a un convegno di studi (27-29 novembre 2008) promosso dal DAMS di Torino, di cui il presente volume raccoglie gli atti.
Interventi di Guido Paduano, Francesco Carpanelli, Federica Natta, Fabrizio Fiaschini, Giovanna Zanlonghi, Roberto Tessari, Elena Randi, Simona Brunetti, Guido Baldi, Franco Perrelli, Cristina Grazioli, Ernesto Napolitano, Fernando Gioviale, Silvia Carandini, Stefania Rimini, Claudio Longhi, Dario Tomasi, Giulia Carluccio.