Giovanni Duns Scoto
Introduzione al pensiero filosofico
di Guido Alliney
Collana Biblioteca filosofica di Quaestio, n. 16
ISBN 9788874701599
2012; II rist. 2015; III rist. 2016; IV rist. 2018; V rist. 2020
pp. IV+222
Una esposizione generale, piana e aggiornata del pensiero di Scoto, che ne rileva l'importanza per lo sviluppo della filosofia occidentale
PROFILO DELL’OPERA
Giovanni Duns Scoto è uno dei più importanti filosofi del medioevo. A lui si devono molte delle intuizioni teoretiche che fondano il pensiero moderno: la concezione della metafisica come ontoteologia, o la nozione di possibile logicum come tutto ciò la cui definizione non implica contraddizione. Anche in psicologia Scoto introduce elementi significativamente innovativi, come la conoscenza intuitiva e la nuova concezione della volontà, non più potenza esecutrice dei giudizi della ragione ma autonoma facoltà spirituale capace di libere scelte e centro della personalità del soggetto. Nonostante questi – e altri – contributi indubbiamente decisivi per la storia della filosofia occidentale il pensiero di Scoto è ancora relativamente poco conosciuto. Ciò è in parte imputabile a un’inadeguata attenzione al suo pensiero, parzialmente estraneo al paradigma storiografico della filosofia medievale come necessaria integrazione fra aristotelismo e Rivelazione. Anche se oggi è abbondantemente superata, per molti anni questa interpretazione del medioevo filosofico ha indicato in Tommaso d’Aquino il vertice della riflessione scolastica, togliendo così rilievo a pensatori di indubbio valore speculativo ma non pienamente riducibili a tale schema interpretativo. Questo volume colma ora una lacuna editoriale presentando con un linguaggio piano le più importanti posizioni del filosofo scozzese. Di esse viene dato conto con il rigore di un’esposizione chiara ma sempre attenta alle più aggiornate ricerche sul pensiero di Scoto.
AUTORE
Guido Alliney è professore ordinario di Storia della Filosofia medievale all’Università di Macerata. Le sue ricerche si sono prevalentemente concentrate sul pensiero di Giovanni Duns Scoto e sulla sua ricezione nell’ambiente francescano a Parigi e a Oxford nei primi decenni del XIV secolo. In particolare, i temi che hanno maggiormente focalizzato il suo interesse sono stati la concezione del tempo e la teoria della volontà. Fra i suoi numerosi contributi su questi argomenti si possono ricordare Time and Soul in Fourtheenth Century Theology. Three Questions of William of Alnwick on the Existence, the Ontological Status and the Unity of Time, Firenze 2002, edizione critica delle Quaestiones de tempore dello scotista Guglielmo di Alnwick; il volume miscellaneo, curato con L. Cova, Tempus, aevum, aeternitas: la concettualizzazione del tempo nel pensiero tardomedievale, Firenze 2000; il volume miscellaneo, curato con M. Fedeli e A. Pertosa, Contingenza e libertà. Teorie francescane del primo Trecento, Macerata 2012. Nell’ambito dei suoi studi sulla concezione della libertà fra XIII e XIV secolo ha pubblicato in traduzione italiana una serie di questioni di Enrico di Gand: Il nodo nel giunco. Le questioni sulla libertà di Enrico di Gand, Bari 2009.