La comicità del personaggio nel teatro di Dario Fo
di Gabriella Capozza
Collana Duepunti, n. 45
ISBN 9788874705245
2016
pp. 96
L'originale e poliedrica interpretazione di un'antica tradizione comica, nell'opera di uno dei maestri del teatro italiano.
PROFILO DELL’OPERA
Dario Fo, autore-attore-regista, pone al fondo della sua poliedrica produzione un'idea di comicità nella quale convivono riso e dolore, grandezza e miseria. Egli dà vita a personaggi disperati che appaiono comici per la loro particolare capacità di escogitare bizzarre e stravaganti macchinazioni pur di sfuggire alla fame, sconfiggere soprusi e prepotenze, far trionfare la giustizia. A volte, attraverso espedienti che infrangono qualsiasi legge e il buon senso del vivere civile, riescono inconsapevolmente finanche a invertire il corso della Storia. In un continuo scambio tra passato e presente, nel teatro di Fo si incontrano personaggi quali Razzullo e Sarchiapone, due marioli tratti dal teatro napoletano che, senza rendersene conto, riescono a salvare Gesù dalla morte; Ruzante, il personaggio di Angelo Beolco, in un mirabile riadattamento alla contemporaneità; Johan Padan, erede della Commedia dell'Arte, che con le sue geniali trovate contribuisce al riscatto delle popolazioni indigene ai tempi della scoperta delle Americhe; Barlocco e Francipante, due veri e propri zanni, che con follia e candore permettono l'affermazione della giustizia; o ancora l'antica maschera di Arlecchino, scapestrata e stravagante che, attraversando la storia, si rinnova con grande autenticità.
AUTRICE
Gabriella Capozza si è laureata in Lettere presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Italianistica con una tesi sul cronotopo città nell'immaginario letterario di Camilla Sbarbaro e Clemente Rebora. Ha conseguito diversi corsi di perfezionamento in Letteratura italiana e Master sulla Comunicazione formativa, sulle Tecnologie didattiche e in Management culturale. È docente di Italiano e Storia nella Scuola Secondaria di secondo grado. Ha pubblicato contributi sulla critica stilistica di Leo Spitzer, su Federico Tozzi, sull’Umorismo di Luigi Pirandello, su La Bella Addormentata di Pier Maria Rosso di San Secondo. Ha conseguito un secondo Dottorato di Ricerca in Scienze Letterarie Linguistiche e Artistiche.