Petrarca, l'Italia, l'Europa

Sulla varia fortuna di Petrarca

a cura di Elisa Tinelli

Collana Duepunti, n. 46
ISBN 978-88-7470-535-1

2016
pp. XII-436

Ritessere la storia della tradizione delle opere di Petrarca è come scrivere una storia dell’eredità e dell’anima umanistica dell’Europa. 

PROFILO DELL’OPERA

Petrarca non è stato solo il poeta di Laura, il letterato che ha dato un indirizzo imperituro alla lirica nei secoli. Egli è stato molto altro: un colto pensatore politico, un precursore in campo linguistico, un pioniere nella ripresa umanistica del genere dialogico. Ancora, uno dei grandi lumi dell’Europa moderna, che ha saputo osservare dall’alto i confini delle discipline e delle nazioni. Colui, infine, che con la sua autorevolezza e molteplicità di interessi, con la sua forse ingenua ma sincera vocazione per la pace, aprì le porte della riflessione moderna su questo tema. L’unità degli studi e delle prospettive, l’ammirazione per l’antico e il gusto per la modernità, fatta di recupero e al tempo stesso di rinnovamento, di rigore filologico e di varietà linguistica e disciplinare: questo il lascito maggiore dell’umanista aretino, ciò su cui si cerca qui di gettare qualche luce, con contributi dedicati alla fortuna italiana ed europea – non univoca e costante, ma comunque straordinaria – di Petrarca attraverso i secoli, a partire già dai suoi tempi e dall’età, l’Umanesimo, che più di altre riconobbe in lui un autentico maestro di studi, per giungere all’epoca del trionfo della letteratura volgare e, infine, ai giorni nostri.

Atti del Convegno di studi (Bari, 20-22 maggio 2015). Interventi di: A. Andreoni, A. Antonazzo, G. Baldassarri, G. Bonifacino, D. Canfora, G. Cascio, S. Castellaneta, C. Cavallini, L. Chines, C. Consiglio, C. Corfiati, G. Dell’Aquila, G. Distaso, L. Geri, R. Girardi, P. Guaragnella, M.D. Limongelli, F.S. Minervini, L. Mitarotondo, M. Mongelli, J.-L. Nardone, R. Palmieri, G. Perucchi, A. Quondam, I. Ravasini, R. Ruggiero, S. Rutigliano, P. Salwa, B. Sasse, G. Scianatico, M. Sciancalepore, P. Sisto, F. Tateo, E. Tinelli, S. Valerio, P. Vecchi Galli, P. Vescovo, P. Viti

CURATRICE

Elisa Tinelli (1986) svolge ricerche di Filologia italiana presso il Dipartimento di Lettere Lingue Arti. Italianistica e Culture Comparate dell’Università degli Studi di Bari; è autrice di un’edizione del Panegyricus ad Philippum Austriae ducem di Erasmo da Rotterdam e di alcuni saggi dedicati ad aspetti e tematiche della cultura letteraria d’età umanistico-rinascimentale; ha collaborato, inoltre, alla pubblicazione del Ciceroniano di Erasmo per la Corona Patrum Erasmiana del C.E.S.U. di Torino.


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