Finito infinito

letture di filosofia

di Costantino Esposito, Giovanni Maddalena, Paolo Ponzio, Massimiliano Savini

Collana Accènti, n. 1
ISBN 978-88-7470-037-0

2002; I rist. 2003; II ed 2004; I rist. 2006; nuova ed. 2007; II rist. nuova ed. 2020; III rist. 2024

pp. XIV-128, con illustrazioni

Com’è che noi, esseri finiti, siamo “capaci” dell’infinito?
Un percorso filosofico attraverso i testi di Tommaso d'Aquino, Cusano, Bruno, Descartes, Pascal, Kant, Hegel, Leopardi, Nietzsche, Peirce, Russell, Wittgenstein, Heidegger, integrato da un dialogo con Enrico Berti e un inserto iconografico su Michelangelo Buonarroti di Alessandro Rovetta.

PROFILO DELL’OPERA

Il primo libro di Letture di filosofia (fortunata serie che ha prodotto altri tre volumi) è dedicato al tema di finito infinito: senza trattini e senza congiunzioni, giacché il punto focale del percorso è proprio quello di provare a considerare le due realtà non più come termini da connettere, ma come un unico fenomeno, come una sorta di endiadi del pensiero, così come si fa riconoscere nell’esperienza. Il testo consiste nella rielaborazione di una lettura pubblica di filosofia, della quale si è voluto mantenere lo stile e la forma proprio per permettere a una platea più ampia e non necessariamente specialista di lettori di seguire temi e percorsi che risultano decisivi nella mentalità e nella vita di tutti. I “profili” e la bibliografia che chiudono il libretto si propongono altresì come aiuto per chi avesse interesse ad approfondire i problemi e gli autori presentati. Un dialogo con Enrico Berti dal titolo «Domandare tutto è tutto domandare» e un inserto iconografico su Michelangelo di Alessandro Rovetta – che evidenzia nell’opera del sommo artista il rapporto tra il finito, il non-finito e l’infinito – completano e integrano il percorso.

AUTORI

Costantino Esposito (1955) è ordinario di Storia della filosofia presso l’Università di Bari. Ha dedicato finora le sue ricerche soprattutto all’ontologia fenomenologica di Heidegger, alla metafisica critica di Kant e alle origini della filosofia moderna nel pensiero di Suarez. Insieme a P. Porro dirige «Quaestio», Annuario internazionale di storia della metafisica. A sua cura sono apparse presso Bompiani la traduzione delle prime tre Disputazioni metafisiche di Suarez e una nuova traduzione italiana della Critica della ragion pura di Kant. 

Giovanni Maddalena (1971) è ordinario di Storia della filosofia presso l’Università del Molise. Si è occupato soprattutto del pensiero americano, in particolare di J. Dewey, di A. Maclntyre, di comunitarismo e del pragmatismo di Ch.S. Peirce di cui ha curato, nei «Classici della filosofia» Utet, un’ampia raccolta di Scritti scelti, comprendenti anche testi inediti. È autore del Philosophy of Gesture.

Paolo Ponzio (1966) è ordinario di Storia della filosofia presso l’Università di Bari. Si è occupato prevalentemente di filosofia rinascimentale, in particolare del pensiero metafisico, scientifico e politico di T. Campanella, di cui ha editato alcuni testi, compresi degli inediti, e ha approfondito il dibattito su scienza, filosofia e teologia sviluppatosi attorno a Galilei. Attualmente si sta dedicando al pensiero metafisico ed epistemologico di Xavier Zubiri.

Massimiliano Savini (1971) è stato ricercatore di Storia della filosofia presso l’Università di Lecce. Si è interessato al problema del metodo nella filosofia cartesiana e alla diffusione di quest’ultima in terra olandese. Ha prestato una speciale attenzione al pensiero di J. Clauberg. È stato segretario scientifico del Centro interdipartimentale di Studi su Descartes e il Seicento e ha partecipato alla redazione del «Bulletin Cartésien», occupandosi in particolare della bibliografia internazionale relativa a Descartes.


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