Archivio di Etnografia
1-2/2017 (numero doppio)
Collana Archivio di Etnografia
ISBN 9788874706204
Direttore responsabile: Ferdinando Mirizzi
2018
pp. 200
Rivista del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (DiCEM) dell’Università degli Studi della Basilicata.
Abbonamento (2 numeri)
• Italia: € 26,00
• Istituzioni: € 32,00
• Estero: € 40,00
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LA RIVISTA
«Archivio di Etnografia», al dodicesimo anno di pubblicazione nella nuova serie, è una rivista del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo: Architettura, Ambiente, Patrimoni Culturali (DiCEM) dell'Università della Basilicata diretta da Ferdinando Mirizzi.
CONTENUTI DEL N. 1-2/2017
Il numero 1-2/2017 dell’“Archivio di Etnografia” propone in apertura la lectio magistralis di Luigi M. Lombardi Satriani, presentata in occasione della cerimonia di consegna del “Premio Cocchiara”, svoltasi a Messina nell’ottobre 2016. Segue la sezione “Saggi”, nella quale Dorothy Louise Zinn si interroga sulla consuetudine di attribuire pseudonimi nella scrittura etnografica; mentre Letizia Bindi ripercorre con approccio etnografico i dibattiti sugli ecomusei in Italia nel confronto con altre esperienze europee. La sezione “Etnografie” presenta tre saggi: il primo, di Lia Giancristofaro, riflette sul folklore contemporaneo a partire dagli esiti di una ricerca etnografica condotta in alcune aree metropolitane d’Abruzzo; il secondo, di Pietro Meloni, nel quale si analizzano i discorsi e le rappresentazioni retoriche riguardanti la produzione del vino in area senese; l’ultimo, di Gaetano Mangiameli, in cui sono riportati gli esiti di un lavoro di campo avviato nel 2011 e ancora in corso, in aree ortive gestite da amministrazioni locali in Emilia-Romagna. In “Sequenze” Vita Santoro propone una serie di immagini relative alla Storica Parata dei Turchi, realizzate nel corso di una ricerca etnografica condotta a Potenza durante il mese di maggio 2017. Chiude il fascicolo la sezione “Repertori” con i contributi di Gian Luigi Bruzzone e Ciriaca Coretti: il primo propone il carteggio tra Giovanni Giannini e Paolo Toschi, relativo agli anni 1935-1938, l’altra la ricostruzione della vicenda dei fondi fotografici, riportabili ad anni compresi tra il 1952 e il 2002, custoditi nel Centro di documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra” di Tricarico (Matera).
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MATERIALI