Dalla danza al teatro (e viceversa)

Percorsi nello spettacolo italiano del primo Ottocento

di Stefania Onesti

Collana Duepunti, n. 78
ISBN 978-88-7470-919-9

2022

pp. 136

Il comune linguaggio mimico di teatro e danza studiato attraverso la parabola artistica di Salvatore Viganò, il geniale Maestro napoletano che dominò le scene del teatro italiano del primo ’800.

PROFILO DELL’OPERA

Come lo stesso titolo mette in luce, Dalla danza al teatro (e viceversa) ambisce a mostrare la reciproca influenza fra teatro di parola e danza nella prima metà dell’Ottocento e, soprattutto, come la rappresentazione drammatica possa ispirarsi allo spettacolo coreico, inseguendo una via poco indagata dalle ricerche di settore. L’elemento che principalmente connette i due ambiti è il muto linguaggio mimico, di cui entrambi si servono. L’analisi dei tre affascinanti casi studio scelti per indagare il tema – Prometeo, Mirra e Otello – dischiude un panorama variegato in cui i rapporti fra le due forme artistiche si intrecciano in modi talvolta inaspettati.

L’AUTRICE

Stefania Onesti è assegnista di ricerca presso l’Università di Padova e nello stesso ateneo è docente a contratto di Metodologia del teatro e dello spettacolo. I suoi interessi di ricerca, oltre a riguardare il ballo pantomimo, abbracciano anche lo spettacolo italiano nei primi decenni dell’Ottocento. Tra le sue pubblicazioni si ricordano la monografia Di passi, di storie e di passioni. Teorie e pratiche del ballo teatrale nel secondo Settecento italiano (2016), nonché vari articoli su Salvatore Viganò e la sua famiglia.


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